Isola Pantelleria - Guida Turistica

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.: ISOLA PANTELLERIA
 L' isola di Pantelleria, è un'isola del Mar Mediterraneo. Si trova a 85 chilometri dalla Sicilia e a 70 dall'Africa. Il suo territorio è di origine vulcanica. Presenta molti fenomeni di vulcanesimo secondario, prevalentemente acque calde e fumi che dimostrano il persistere dell'attività del vulcano. L'ultima eruzione è avvenuta, nel 1891, sul pendio nordoccidentale nella parte sommersa. Il livello massimo del rilievo detto Montagna Grande è di 836 metri sul livello del mare.
  L'isola risulta abitata da tempi remoti proprio per la sua centralità nel Mar Mediterraneo. Importanti tracce della presenza di uno dei cosiddetti "popoli del Mare" , denominato i Sesioti, che colonizzò l'isola è testimoniato dai resti di mura ciclopiche di difesa nella zona detta Mursia. Importanti resti anche di abitazioni comuni e soprattutto di un particolare tipo di grandi tombe, dette i sesi, costruite in pietra lavica a secco a forma tondeggiande con cunicolo di ingresso. Molte di queste sono state nel tempo riutilizzate per abitazione, e quindi danneggiate archeologicamente, ma ne rimane una in ottimo stato. I Sesioti vi si insediarono a scopo commerciale in quanto l'isola essendo vulcanica aveva grandi quantità di ossidiana, la pietra vetrosa vulcanica era ricercata in tutto il Mediterraneo per farne arnesi da taglio ed essi vi stabilirono commerci con tutte le località. Rimase uno scalo intermedio tra l' Africa e Sicilia e divenne presto un caposaldo fondamentale per il commercio col Levante.
  Pantelleria è un'isola che si caratterizza per la straordinaria singolarità del suo paesaggio, nel quale agli elementi naturali (tavolieri di colate laviche, cale e faraglioni) si aggiungono tipici manufatti creati dall'uomo per vivere: -muri a secco (con la funzione di utilizzare il pietrame esistente, bonificando e contenendo il terreno coltivabile e delimitando la proprietà fondiaria),
-i giardini panteschi (tipiche costruzioni cilindriche in muratura di pietra lavica a secco con la duplice funzione di bonificare il terreno dall'eccesso di pietrame e di proteggere gli alberi di agrumi piantati all'interno dal vento e dalla salsedine),
-i dammusi (fabbricati rurali di pietra lavica, cubici, con aperture ad arco a tutto sesto e tetti bianchi a cupola) costruiti in modo da raccogliere l'acqua piovana.
.: STORIA
La movimentata storia dell' isola di Pantelleria è dovuta all' importanza della sua posizione geografica ed è strettamente collegata al mare. Infatti dal mare arrivò, il popolo dei Sesioti, per estrarre l'ossidiana la pietra nera e lucida considerata l'oro della preistoria. Lasciò tracce molto importanti nella zona di Mursia: il Muro Alto il più grande muro preistorico del Mediterraneo finora scoperto, il Villaggio e soprattutto quei particolari monumenti funebri chiamati Sesi. Intorno al IX secolo a.C. arrivarono i Fenici che la chiamarono Yranim e poi Cossyra, fu questo il periodo d'oro di Pantelleria. L'introduzione della vite coltivata ad alberello, le fortificazioni e la strategica Acropoli in località San Marco, le numerose monete coniate nell'isola con l'effigie della dea Tanit, le cisterne a campana, i santuari del lago Specchio di Venere e di Bugeber, il porto e il primo nucleo del castello, sono solo alcuni esempi delle opere fenicie-puniche sparse su tutto il territorio. Seguirono i Romani chemigliorarono le difese militari dell'isola. Poi arrivarono i Bizantini che abbellirono di mosaici le abitazioni e nel 700 d.C. gli Arabi. La dominazione araba durò fino al 1200 e notevoli sono stati i prodotti di quella cultura. I dammusi(dall'arabo damus: edificio a volta), prima di tutto, costruzioni particolari in blocchi di pietra lavica con il tetto a cupola. Gli Arabi inoltre introdussero la coltura del cotone e dell' ulivo, migliorarono la produzione dell'uva zibibbo e, ancora, fortificarono mirabilmente la Medina di Pantelleria (oggi totalmente distrutta dai bombardamenti aerei della 2° guerra mondiale), attorno al Castello detto di Barbacane. Gli Arabi chiamarono l'isola al-Quasayra: la piccola (nome tuttora usato dalle popolazioni berbere del nord-Africa per designare Pantelleria) ed in seguito Bent-el-Rion: figlia del vento. Poi arrivarono i Normanni cui succedettero gli Svevi, gli Angioini, gli Aragonesi e i Borboni. Nel 1860 l'isola fu annessa al Regno d'Italia.